Molière diceva “grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia di vino, un buon libro e un buon amico” ..e un cavatappi personalizzato (aggiungiamo noi!). Protagonista del nostro articolo è proprio lui, quello che viene chiamato anche cavaturaccioli.
Il cavatappi dal termine francese tire-bouchon è un oggetto piccolo, ma indispensabile per poter gustare una bottiglia di buon vino, immancabile in tutti i momenti di ritrovo intorno al tavolo.

La storia del cavatappi
Seppur possa sembrare uno strumento banale, nasconde dietro di sé una lunga ed affascinante storia legata alla sua nascita: creato intorno al 1400 era originariamente impiegato nel settore delle armi, infatti veniva utilizzato per estrarre le palle di piombo dai cannoni e per ripulire le canne dei fucili.

Seppur possa sembrare uno strumento banale, nasconde dietro di sé una lunga ed affascinante storia legata alla sua nascita: creato intorno al 1400 era originariamente impiegato nel settore delle armi, infatti veniva utilizzato per estrarre le palle di piombo dai cannoni e per ripulire le canne dei fucili.
Tant’è che le fabbriche insieme alla produzione di fucili, spade ed armi di vario genere, producevano anche cavatappi. Già nel Seicento furono sottoposti a modifiche, prima fra tutte la riduzione delle dimensioni che portò alla nascita delle cosiddette “viti per bottiglie”.

Queste erano realizzate da piccoli fabbri e artigiani che avevano il compito di creare vere e proprie opere d’arte destinate soprattutto ai ceti sociali più benestanti, i quali commissionavano cavatappi in oro e argento. Potremmo azzardarci a dire che queste possono essere considerate le prime forme di personalizzazione del cavatappi.

La diffusione del cavatappi è da ricollegarsi alla seconda metà del Seicento, periodo durante il quale si iniziò a far invecchiare il vino nelle botti ed a conservarlo in bottiglie chiuse con tappi in sughero. Diffusione sì, ma bisogna aspettare il 1795 anno in cui il reverendo Samuel Henshall ottenne in Inghilterra il primo brevetto di cavaturaccioli, favorendo il passaggio dalla produzione artigianale a quella in serie. Di lì a poco il cavatappi arrivò nelle case di tutte le classi sociali.
Successivamente le evoluzioni del cavatappi e delle sue forme sono andate di pari passo con i sistemi di chiusura delle bottiglie. E siccome in passato le bevande erano vendute sfuse e quindi chiuse con tappi di sughero, il cavatappi veniva utilizzato anche per aprire bottiglie contenenti birra, medicine, profumi e inchiostro.
Il cavatappi oggi
Insomma, il cavatappi ne ha fatta di strada: non solo ha cambiato mestiere e settore d’impiego, ha anche assunto diverse fisionomie nel corso degli anni e oggi è disponibile in molteplici forme e tipologie: semplici a T, tascabili, a meccanismo, a leva, multiuso. E non mancano, ovviamente, i pezzi più particolari come quelli a forma di pappagallo, eleganti e raffinati come il cavatappi da sommelier o tecnologici come il cavatappi elettrico che trovate di seguito.
Perché vi abbiamo parlato di lui? Perché le feste sono sempre più vicine e con loro le molteplici occasioni di ritrovo intorno ad un tavolo, sempre in compagnia di una buona bottiglia di vino.
Non siamo intenditori di vino, ma di articoli promozionali che vi permettano di rimanere impressi sì. Elegante o stravagante, classico o innovativo.
Contattaci e sceglieremo insieme il cavatappi personalizzabile per le imminenti festività.